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La Bellezza

San Tommaso «belle sono le cose che viste piacciono» .

La bellezza è un concetto astratto ma ci pone tante domande.

  • Qual è la definizione di bellezza?
  • Esistano parametri universali della bellezza?
  • La bellezza è un’esperienza soggettiva?
  • Quali sensi sono coinvolti nell’esperienza della bellezza?
  • È possibile addestrare la mente a vedere una cosa come bella?

Per i Greci, il canone di Bellezza stabiliva che il corpo umano per essere perfetto doveva oltrepassare di sette volte e mezzo la misura della testa, mentre in quella di Lisippo, doveva oltrepassare otto volte e mezzo la misura del corpo. Gli artisti Greci erano guidati dal concetto di proporzione.

Il binomio Matematica-Bellezza fu ripreso secoli dopo da Leonardo da Vinci, che con il disegno dell’Uomo di Vitruvio, stabilì le regole matematiche per definire la Bellezza ideale, disegnando un corpo che rispondeva a regole matematiche ottenute partendo dalla divisione del volto per il numero aureo 1.618. Queste proporzioni matematiche sono i modelli matematici con i quali la Natura cresce sviluppa Per Agostino Nifo, la Bellezza perfetta doveva rispondere a cinque elementi in correlazione con i cinque sensi: La forma con la vista, l’armonia in correlazione con l’udito, la soavità con il gusto, la dolcezza con l’olfatto il biancore con il tatto. Nel Rinascimento la bellezza era considerata garanzia di virtù morale e fonte di ispirazione dei poeti e degli artisti.

Riferimenti:

http://www.australasianscience.com.au/article/issue-june-2014/brain-beholder-neuroscience-beauty.html http://www.demetra.org/media/Documenti/la%20bellezza.pdf http://ilmondodiaura.altervista.org/RINASCIMENTO/BELLEZZA.htm


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